Temu in Svizzera, convocata dalla SECO per pratiche commerciali ingannevoli

da | 20 Set 2024 | Economia

Le lamentele dei rivenditori svizzeri nei confronti di Temu, la piattaforma cinese di e-commerce specializzata in prodotti a basso costo, stanno iniziando a produrre i primi effetti concreti. La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha infatti convocato i rappresentanti dell’azienda, che ha sede in Irlanda, per discutere delle pratiche commerciali adottate.

L’incontro si è tenuto a Berna a inizio settembre, secondo quanto riportato dall’Aargauer Zeitung e altre testate collegate.

Durante la riunione, la SECO ha chiarito quali siano le normative elvetiche in materia di concorrenza leale, invitando Temu a fare riferimento a prezzi reali per le offerte promozionali.

Questo punto è stato sollevato in particolare dalla Swiss Retail Federation (SRF), che accusa la piattaforma di adottare pratiche di marketing ingannevoli, come l’indicazione di sconti basati su prezzi non verificabili e la falsa scarsità di prodotti (es. “solo 5 articoli rimasti”), a danno dei consumatori.

SRF e altre associazioni di categoria avevano già presentato una denuncia alla SECO lo scorso maggio, lamentando l’impatto negativo di Temu sul mercato svizzero.

Richiesta di condizioni di parità

I rivenditori sostengono che la piattaforma stia invadendo il paese con prodotti a basso costo che spesso non rispondono agli standard di sicurezza locali, operando in un quadro giuridico poco chiaro.

L’associazione richiede che vengano create condizioni di parità tra tutti gli operatori del mercato.

Aspettative dalla SECO

Nonostante la convocazione dei dirigenti di Temu sia solo un primo passo, la SECO attende ancora una risposta ufficiale dall’azienda, che dovrebbe giungere dopo una consultazione con la direzione centrale in Cina. Nel frattempo, le autorità svizzere stanno esaminando attentamente le offerte della piattaforma.

Il caso rappresenta una sfida complessa per la SECO, che potrebbe avviare un’azione legale per violazione della Legge federale contro la concorrenza sleale.

Tuttavia, non essendo Temu ufficialmente presente in Svizzera, resta da capire dove e come procedere legalmente: a Basilea, dove l’azienda ha una piccola società di recupero crediti, o addirittura a livello internazionale, a Dublino, dove ha trasferito recentemente la sua sede principale.

Temu sembra comunque prendere sul serio la questione, inviando una delegazione a Berna e tentando di risolvere il conflitto con SRF attraverso un accordo, che però è stato rifiutato dall’associazione.

Sul fronte politico, la consigliera nazionale Sophie Michaud-Gigon ha presentato una mozione per obbligare le piattaforme straniere come Temu a stabilire una rappresentanza legale in Svizzera, se intendono operare nel paese.

 

Chi è la SECO?

La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) è l’autorità svizzera del mercato del lavoro e come tale responsabile della legge sul collocamento e della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione. I Cantoni, gli Uffici regionali di collocamento (URC), i Servizi logistici per l’approntamento dei provvedimenti inerenti al mercato del lavoro (LPML) e le Casse di disoccupazione (CAD) sono incaricati dell’esecuzione.

L’Ufficio di compensazione dell’Assicurazione contro la disoccupazione (AD), ubicato presso la SECO, vigilia sul Fondo di compensazione dell’AD e lo amministra. L’AD garantisce ai disoccupati un reddito sostitutivo adeguato e si adopera per il loro reinserimento rapido e duraturo nel mercato del lavoro.

In collaborazione con gli organi esecutivi, la SECO combatte la disoccupazione. Inoltre, la SECO rappresenta la Svizzera a livello internazionale in materia di collocamento e di fornitura di personale a prestito nonché per tutte le questioni riguardanti la disoccupazione.