Gli e-commerce svizzeri devono far fronte alla concorrenza asiatica

da | 26 Set 2024 | Digitale

Gli e-commerce svizzeri sta affrontando sfide significative a causa della crescente concorrenza delle piattaforme cinesi come Temu, Shein e AliExpress, in un contesto in cui l’intelligenza artificiale (IA) sta trasformando profondamente il settore.

È quanto emerge da uno studio condotto dalla ZHAW, la Scuola universitaria professionale di scienze applicate di Zurigo, che evidenzia come la diffusione di queste piattaforme asiatiche stia esercitando una pressione crescente sugli operatori elvetici.

Sondaggio dell’università ZHAW di Zurigo

Secondo il sondaggio, quattro operatori elvetici su dieci si dichiarano direttamente toccati dalla concorrenza delle piattaforme cinesi. Tra questi, il 26% lamenta una pressione sui prezzi, il 22% rileva un aumento della concorrenza, il 14% registra una riduzione dei margini, mentre un 12% osserva un eccesso di offerta e un altro 12% denuncia una contrazione del fatturato.

Tuttavia, il 61% degli intervistati non ha ancora riscontrato conseguenze dirette, ma gli esperti avvertono che la situazione potrebbe cambiare se le piattaforme come Temu dovessero espandere ulteriormente la loro gamma di prodotti e consolidare la loro presenza sul mercato europeo.

Strategie di differenziazione e qualità

Per contrastare la concorrenza asiatica, i rivenditori svizzeri puntano a differenziarsi attraverso la qualità dei prodotti e un servizio clienti superiore.

Questo approccio si rivela cruciale in un mercato in cui la competitività è in costante aumento, e gli operatori locali devono trovare il giusto equilibrio tra prezzo e qualità per rimanere rilevanti agli occhi dei consumatori.

Il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale

Lo studio della ZHAW mette in evidenza anche l’impatto crescente dell’intelligenza artificiale nel commercio online. Oltre la metà dei rivenditori intervistati (53%) utilizza già l’IA per la creazione di contenuti e il 54% la impiega per la traduzione di testi.

Inoltre, il 42% si affida all’IA per la descrizione dei prodotti, segnalando come queste tecnologie abbiano un ruolo chiave nel miglioramento della qualità delle informazioni, nell’ottimizzazione per i motori di ricerca e, in ultima analisi, nell’aumento delle vendite.

Darius Zumstein, responsabile dello studio, ha sottolineato come l’IA consenta di risparmiare tempo e costi, aumentando al contempo la qualità dei dati. Questo impatto si riflette spesso in una maggiore visibilità sui motori di ricerca, un fattore decisivo per le vendite online.

Oltre all’ottimizzazione dei motori di ricerca, l’IA viene sempre più utilizzata anche per la creazione di immagini e video, ampliando così le possibilità di marketing per i rivenditori.

Sfide e potenzialità future dell’IA

Nonostante i numerosi vantaggi, il 44% dei rivenditori considera l’IA una sfida. Le difficoltà principali riguardano la mancanza di competenze specifiche e la complessità di integrare queste tecnologie nei processi aziendali esistenti.

Inoltre, alcuni operatori lamentano la qualità ancora imperfetta di alcune soluzioni basate sull’IA.

Come osserva Fabian Oehninger della ZHAW, un altro problema risiede nel fatto che quasi un terzo delle aziende non investe nella formazione dei propri dipendenti, un aspetto che potrebbe compromettere la competitività a lungo termine.

L’IA rimane ancora poco utilizzata per quanto riguarda la personalizzazione e il servizio clienti, con solo il 9% delle aziende che adottano soluzioni come chatbot o consulenti di vendita digitali. Tuttavia, un numero crescente di operatori sta testando nuove applicazioni in questo ambito, segnalando una tendenza in crescita per il futuro.

Dinamismo e complessità del marketing online

Parallelamente, il commercio online svizzero continua ad evolversi anche dal punto di vista del marketing. Sempre più prodotti vengono commercializzati attraverso motori di ricerca e piattaforme sociali come TikTok, Instagram e YouTube.

Tuttavia, questo elevato livello di dinamismo comporta nuove sfide per i rivenditori: la pressione sui prezzi e i costi è in aumento, mentre le risorse disponibili risultano spesso insufficienti per gestire la crescente complessità e i requisiti del mercato.