Baloise annuncia 250 tagli al personale e una nuova strategia

da | 12 Set 2024 | Economia, Lavoro

Oggi Baloise ha reso noto un piano volto a migliorare la propria redditività, che include il taglio di 250 posti di lavoro, metà dei quali localizzati in Svizzera, secondo quanto dichiarato dal gruppo assicurativo.

Durante una conferenza stampa, l’amministratore delegato Michael Müller ha spiegato che, dopo un’accurata revisione delle attività aziendali, sono stati individuati margini significativi per aumentare l’efficienza e ridurre i costi, oltre a opportunità di crescita in tutte le divisioni.

La strategia di Baloise prevede una maggiore espansione geografica e una concentrazione sul core business, con la cessione di alcune attività legate al settore fintech. Müller, che ha assunto il ruolo di CEO nel luglio 2023, ha dichiarato: “Stiamo valutando la possibilità di dismettere alcune società”, senza però fornire ulteriori dettagli.

Sotto pressione da parte degli azionisti, il gruppo ha fissato nuovi obiettivi da raggiungere entro il 2027, tra cui la riduzione dei 250 posti di lavoro, di cui la metà nella sede centrale di Basilea.

“Ci saranno tagli in tutti i settori e su tutta la gamma di prodotti”, ha sottolineato Müller, aggiungendo che Baloise cercherà di minimizzare i licenziamenti attraverso pensionamenti, dimissioni volontarie e il normale turnover del personale. Attualmente, Baloise impiega 8’000 persone, con circa il 50% di esse in Svizzera, operando in altri paesi europei come Germania, Belgio e Lussemburgo.

Grazie a queste misure, l’azienda si aspetta di ottenere un combined ratio – l’indicatore che misura il rapporto tra sinistri e premi incassati – intorno al 90% nei prossimi tre anni, anche se per il 2023 questo obiettivo non sarà raggiunto a causa dei danni provocati da recenti ondate di maltempo. Il direttore finanziario Carsten Stolz prevede che il combined ratio si attesterà tra il 91% e il 94% entro il 2024. Un ratio inferiore al 100% rappresenta un profitto, mentre un valore superiore indica una perdita.

Sebbene la Svizzera sia stata colpita da gravi inondazioni nella seconda metà dell’anno, il CFO Stolz ha affermato che i danni sono stati inferiori rispetto a quelli della prima metà del 2023. Nei mercati esteri, come Germania e Belgio, i costi legati a eventi naturali sono rimasti relativamente contenuti.